Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta (T. S. Eliot)

 
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Pietra Montecorvino
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Un po' di storia

La sua storia è, almeno inizialmente, la storia di due cittadine. Pietra era un antico borgo che sorgeva proprio su una pietra nella valle chiamata Guado degli Uncini. Fu qui che gli abitanti di Montecorvino si rifugiarono nel 1137, quando Ruggero il Normanno distrusse il paese. Da quel momento la storia di Pietramontercovino vide un continuo avvicendarsi di baroni, principi, conti che governarono il feudo fino al 1580, quando la dominazione feudale passò nelle mani dei duchi di Montalto di Tocco, che restarono al potere fino al 1806, quando la feudalità fu abolita.
Il nome ufficiale del paese fu stabilito nel 1862, solo dopo l’Unità d’Italia, in Pietramontecorvino.
E’ posta su un gran masso di pietra, da cui il nome, nei pressi del torrente Triolo, nell’ampia valle detta Guado degli Uncini. L’aggiunta di Montecorvino é riferimento a profughi dell’omonima città distrutta, che popolava anche i borghi vicini.

 

 

Da visitare

 

 

 

TERRAVECCHIA - Attraverso l’arco gotico di Port’Alta ci si può addentrare nel paese vecchio, dove, tra stradine e vicoli, si trovano ancora le originarie costruzioni scavate nel tufo circondate dai più antichi monumenti come la Torre Normanna, il Palazzo Ducale e la Chiesa di Santa Maria Assunta.

 


PALAZZO DUCALE, di epoca normanno-sveva e probabilmente sorto su una preesistente rocca bizantina, è caratterizzato dalla presenza di tre corti, una delle quali fu giardino pensile e dalla grande torre, a cui è collegato attraverso un muro di cinta. Vale certamente la pena soffermarsi sul salone di rappresentanza, i cui affreschi riportano lo stemma degli ultimi feudatari di Pietra.

 


MUSEO ARCHEOLOGICO PARROCCHIALE - Il museo, ospitato dai locali sotterranei del Palazzo Ducale, custodisce reperti archeologici di varie epoche, alcuni provenienti dalla vicina Montecorvino.

 

 
CHIESA DELL’ANNUNZIATA - Graziosa chiesa settecentesca dalla facciata in pietra a vista di stile barocco, su cui si aprono due finestre ed un portale sormontato da una lunetta.

 


TORRE NORMANNA - La maestosa torre domina con i suoi 40 metri di altezza il profilo del borgo. La sobria struttura normanna è ingentilita da graziose bifore e da un balconcino, aggiunte angioine. Al suo interno un bel restauro mescola sapientemente elementi originari e strutture e materiali moderni. Da vedere l’originale scala a chiocciola lignea e da godere il panorama che offre il tetto terrazzo.

 


CHIESA DEL ROSARIO - Caratteristica di questa Chiesa consacrata agli inizi del ‘700 è certamente il soffitto a cassettoni, con l’immagine della Madonna che dona il rosario a San Domenico e a Santa Caterina da Siena.

 

 
CHIESA MADRE di SANTA MARIA ASSUNTA conserva ancora elementi della sua originaria costruzione, come l’agnello pasquale scolpito sull’ingresso laterale, simbolo di Cristo morto e risorto. Di matrice romanica, presenta elementi gotici e rinascimentali e aggiunte settecentesche. Bella la torre campanaria che termina con una meravigliosa cupola in maioliche gialle e verdi.

 

 

 


 

 

Folklore, feste e sagre

 

16 Maggio - Il patrono di Pietramontecorvino è Sant’Alberto, il santo normanno viene ricordato con una lunga processione che si spinge fino ai ruderi della vecchia Cattedrale di Montecorvino, caratterizzata dalla presenza dei palii, lunghi fusti di alberi coperti da fazzoletti colorati trasportati da una squadra composta da almeno sette persone.

18 - 19 Agosto - La Festa di Santa Maria di Costantinopoli, festa patronale con i consueti riti sacri, gli spettacoli musicali e i fuochi d’artificio finali.

Nell’ultimo fine settimana di agosto prende vita Terravecchia in Folk, il festival di arte, spettacolo e folclore che anima il centro storico.

Settembre - La terza settimana di Settembre si riscopre tutto il fascino di Suoni, Sapori e Colori di Terravecchia: un viaggio tra cultura, tradizioni, storia e tipicità enogastronomiche.

 


 
 
 
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